Il Castello di Acquarica e Lu Palazzieddhru a difesa del paese

Palazzieddhru

Torre fortificata, Palazzieddhru, all'ingresso del paesePalazzieddhru in via Vernole

Nello stesso periodo del castello fu costruito un altro palazzieddhru (torre) fortificato. Chiara e bella iscrizione di derivazione biblica (Libro dei Salmi, 26, 3):

SI CONSISTANT ADVERSUM
ME CASTRA NON TIMEBIT
COR MEUM

Se gli accampamenti si schiereranno contro di me, il mio cuore non avrà paura, parole con il quale la torre stessa si fa coraggio contro gli assalti degli invasori.

La torre rientra nel sistema di difesa delle coste e dei territori che si affacciano sul mare, infatti la torre è un tramite tra le torri costiere, le masserie fortificate e il castello.

Castello

Lapide murata che indica l'anno e il motivo della costruzione del castello di Acquarica Per allontanare le incursioni dei Turchi e per proteggere gli abitanti del villaggio dai nemici, dietro autorizzazione di Ferrante Loffredo, marchese di Trevico e governatore di Terra d'Otranto, Giovanni Maria Guarino edificò questa piccola rocca nell'anno 1549

Inglobato nell'abitato, il Castello di Acquarica è un segno ulteriore della feudalità di Terra d'Otranto. Costruito dai Bonsecolo, feudatari Normanni, fu probabilmente ristrutturato da Giovan Antonio Orsini, Principe di Taranto, che ebbe il feudo di Acquarica nel 1432; costituiva avamposto fortificato a difesa del feudo di Acaya.

castelloCastello - lato sud - ovest

Delle quattro torri circolari poste sugli spigoli del quadrilatero, ne rimane soltanto una, con base scarpata e con un cordone marciapiano che divide il piano terra dal piano superiore coronato da un parapetto lievemente aggettante su mensolette a chiglia e beccatelli. Questa torre superstite, costruita probabilmente tra il 1432 e il 1445. Più che di un vero castello presenta i caratteri delle masserie fortificate risultato dell'unione di due torri affiancate, composite, probabilmente realizzate in momenti diversi e preannuncianti il modello di casa palazzata. Attualmente l'edificio è utilizzato come deposito.

Un'iscrizione su lastra di marmo, trovata fra le rovine, ma ora murata sul lato posteriore dell'Edificio scolastico, ci tramanda l'autore, il tempo e lo scopo per cui l'opera fu costruita.

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